martedì 27 gennaio 2009

Non ci sono cattivi allievi, solo cattivi Maestri.


Domenica scorsa mi sono recato a Campogalliano per il primo incontro formazione istruttori di jiu jitsu organizzato Federico Tisi.
Considerando che la giornata sarebbe stata piuttosto intensa ho deciso di anticipare di un giorno l’arrivo in terra modenese per prendermela più con calma accompagnato dalla mia dolce metà, e così, dopo esserci sistemati in un simpatico agriturismo nella vicina campagna, ci siamo subito recati all’Health Club, centro fitness e arti marziali dove ha sede la Combatzone, accademia diretta dall’amico Manuel Casado.
Manco farlo apposta ecco il Mestre Tisi già al lavoro con un nutrito gruppo di jitsuka tra cui il Paron Manuel, Pejo, Matteo Minonzio e i simpaticissimi ragazzi delle officine jiu jitsu di Torino che mi ha fatto tanto piacere conoscere .
Subito dopo il treininho approfittiamo del tempo libero (ma metereologicamente infausto) per farci un giro nella bella Modena in attesa della pantagruelica cena che ci avrebbe atteso….(ancora complimenti Kamel!!).
E arriva domenica…..
Premetto subito una cosa: dopo una ultraventennale pratica di arti marziali e sport da combattimento, essendo abbastanza allergico e scettico a "corsi istruttori" o robe del genere e considerandoli come specchietti per allodole più utili al "docente" spillasoldi che altro, avevo accettato con intima diffidenza l’invito di Federico temendo l’ennesima delusione (la classica lezione frontale sapientemente annacquata e condita da qualche demo striminzita).
Ringraziando il cielo così non è stato …ANZI.
Dopo aver reincontrato i soliti amici tra cui Walter, Stefano Ricci, i ragazzi di Padova, Vincenzo di Bologna e Mario Puccioni (sempre disponibile a chiarimenti e consigli) mi munisco di penna, carta e calamaio e come uno scolaretto mi apposto sul tatami con l’altra ventina di partecipanti, curioso e attento.
Il seminario prende il via e Fede ci fornisce subito una dispensa che contiene tutti i punti che affronterà nella lezione così da renderla più fluida e ridurre al minimo gli appunti…buona cosa questa (dalla prossima volta chiavetta usb personalizzata con tanto di mini video annessi tanto da rendere il lavoro ancora più chiaro e professionale …altroché ccuccujanji!!!).
Il seminario scorre in fretta tra i MILLE argomenti trattati, strautili per un formatore tra cui un corretto approccio all’arte, idonei esercizi propedeutici e sequenze tecniche logiche e ben strutturate ( proiezioni, controlli, finalizzazioni e difese).
Il Boss si sofferma inoltre sull’importanza di incentrare il nostro lavoro sulle reali esigenze dell’allievo sia esso "portato" o meno per la materia jiu jitsu, creando una didattica ad hoc e imparando ad incoraggiare e potenziare le qualità che GIA' possiede".
Tre i punti focali:

1) Il "centro" è l’allievo non l’insegnante.

2) Il neofita è una risorsa non un capretto sacrificale da immolare alla "tana delle tigri de no artri".

3) L’insegnante è al 100 % RESPONSABILE dell’evoluzione dell’allievo (...100% D’ACCORDO facendolo per professione da oltre 7 anni).

Concetti importanti su cui riflettere per migliorare noi stessi come insegnanti, jitsuka e uomini.
Intense ore di formazione insomma, (stemperate dai soliti momenti di ironia e sarcasmo) che troveranno piena applicazione sul nostro tatami udinese.

Grazie a tutti!!







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